L'Istat: gli italiani si muovono di più

images/gym-7397553_1280.jpg

Gli italiani? Meno sedentari di quanto si possa pensare. Lo dice l’Istat che sottolinea come, al calo della sedentarietà, scesa al 32,8% del 2024, rispetto al 35% del 2023, corrisponde un aumento della pratica sportiva continuativa. Se infatti  nel 1995 era al 17,8%, nel 2024 sale sino al 28,7%, in crescita rispetto al 28,3% dell'anno precedente. In pratica 21milioni e 500mila persone sono in movimento. 

I livelli di pratica sportiva sono più elevati tra gli uomini. Nel 2024 il 43,4% degli uomini pratica sport, mentre fra le donne la percentuale scende al 31,8%. Nel tempo, il graduale aumento della pratica sportiva ha però riguardato di più le donne, al punto che il divario di genere tra i praticanti si riduce da circa 17 punti percentuali nel 1995 a 11,6 punti percentuali nel 2024.

A crescere maggiormente, oltre al numero di italiani che svolge qualsivoglia attività fisica, come camminare, andare in bici o fare esercizi liberi, che passa dal 27,9 % del 2023 sino al 29,7 % del 2024 (+1,8%), sono la ginnastica, l’aerobica e il fitness, tra le discipline sportive, salendo dal 25.2% del 2015 all’attuale 33.1%, pari a 7 milioni 133 mila persone. Al secondo posto il Calcio con tutte le sue varianti, incluso il calcetto, fermo al 20.3%, in calo rispetto al 23% di dieci anni fa. A seguire gli sport acquatici (18,7%), l’atletica con footing e jogging (18.3%), sport invernali e montagna (11.3%), sport ciclistici (10.7) e palla e racchetta, cioè tennis padel etc. (8.5%). Sono in crescita poi le arti marziali e la pallacanestro, stabili danza e pallavolo, mentre all’ultimo posto c’è la caccia e la pesca (<1%). Importante non trascurare la voce “altri sport” che coinvolge il 5.2% del campione e che riguarda chiunque faccia movimento, per intenderci dalla passeggiata al parco in su.

La classifica degli sport praticati evidenzia anche differenze significative tra uomini e donne. Alcune attività mostrano una forte connotazione di genere, mentre per altre le differenze sono più contenute. Il gruppo ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica è nettamente il preferito dalle donne (47,4%), seguito da sport acquatici (22,5%) e atletica leggera, footing e jogging (18,6%). Tra gli uomini domina invece il calcio (incluso quello a 5 e a 8), praticato dal 34,4% (contro appena l’1,5% delle donne), seguito da ginnastica/aerobica, fitness cultura fisica (22,2%) e dal gruppo atletica/jogging (18%).

Lo sport è un’attività del tempo libero fortemente legata all’età: la passione per lo sport è un tratto distintivo dei più giovani e raggiunge le quote più elevate tra i ragazzi di 11-14 anni (nel 2024 il 75,6%, di cui il 66,7% in modo continuativo e l’8,9% in modo saltuario). A partire dai 15 anni l’interesse per la pratica sportiva inizia a diminuire, anche se la quota di praticanti rimane comunque elevata fino ai 24 anni (rispettivamente il 66,1% tra i 15 e i 17 anni e il 53,9% tra i 18 e i 24 anni), per poi diminuire progressivamente nelle età successive.

La pratica sportiva scende al 23,3% tra i 65-74enni ed è pari all’8,1% tra la popolazione di 75 anni e più. Da segnalare, tuttavia, il forte aumento proprio nella terza età considerando che nel 1995 praticava sport solo il 5,3% dei 65-74enni e appena l’1,4% degli ultra74enni. L’attitudine alla pratica sportiva è disomogenea sul territorio. Il Nord-est è la ripartizione geografica con la quota più elevata di praticanti (43,9%), seguito dal Nord-ovest e dal Centro (rispettivamente il 41,7% e il 41,5%). Nelle regioni meridionali e insulari, invece, la pratica sportiva si attesta generalmente su livelli mediamente più bassi (27,9%).

Considerando l’ampiezza demografica dei comuni, i livelli di pratica sportiva sono più alti nei comuni centro dell’area metropolitana (42,7%) e in quelli delle zone limitrofe alle aree metropolitane (40,1%). Quote meno elevate interessano, invece, i piccoli comuni fino a 2mila abitanti (29,7%).

Uno sportivo su cinque usa le nuove tecnologie per allenarsi

Nel 2024 il 13,0% degli sportivi di 3 anni e più ha dichiarato di praticare sport meno di una volta a settimana, quasi la metà (48,8%) di allenarsi una o due volte a settimana, mentre più di uno su tre (il 37,1%) di praticare tre o più volte a settimana. Sono specialmente gli uomini a praticare sport con maggiore frequenza: è pari al 40,3% la quota di uomini che si allena con una frequenza di tre o più volte a settimana, mentre si scende al 32,8% tra le donne. I bambini di 3-5 anni fanno sport meno frequentemente ma, crescendo, lo sport diventa sempre più assiduo fino a toccare il livello più alto tra i giovani di 15-24 anni che, nel 47,6% dei casi, praticano sport in media per tre o più giorni a settimana.

 

A causa dell’età e soprattutto degli impegni quotidiani di tipo lavorativo o familiare, la frequenza della pratica sportiva si riduce nelle classi di età centrali (in particolare tra i 45 e i 64 anni) e recupera un po’ tra gli over 64enni: in questa fascia d’età più di uno sportivo su tre pratica sport in media tre o più giorni a settimana (36,2%).

Il 66,6% degli sportivi fa sport durante tutto l’anno, il 32,3% solo stagionalmente. La quota di chi pratica con maggiore continuità nell’anno è più elevata tra gli uomini che tra le donne (68,7% contro 63,8%).

Negli ultimi 10 anni la quota di sportivi che pratica sport durante tutto l’anno è aumentata in modo significativo (era pari al 59% nel 2015), parallelamente si riduce, di 7,3 punti percentuali rispetto al 2015, la quota di chi pratica sport solo stagionalmente.

 

fonte Istat