Per un grande come Paolo Maldini giocare il derby con l’Inter l’11 marzo 2007 è stato il modo migliore per celebrare un traguardo straordinario: 600 partite in serie A con il Milan. Certo, in questa circostanza la squadra non lo ha aiutato a festeggiare. Paolo si è battuto con alacrità, buon primo tempo, più complessa la ripresa di quella partita che avrebbe voluto vincere e che, invece, è stata vinta 2-1 dall’Inter. Lo è stata complicata soprattutto quando Ibrahimovic lo ha sfidato nell’uno contro uno, come nell’azione nella quale è nato il pareggio interista con il gol di Cruz grazie ad un suo assist, e poi con lui che ha dato il successo ai nerazzurri con un colpo da biliardo. Il figlio di Cesare, altra colonna del club rossonero, aveva esordito a Udine nel lontano 20 gennaio 1985, allora sedicenne, lanciato da Nils Liedholm.

Nato a Milano il 26 giugno 1968, Paolo Maldini è stato un giocatore di spessore mondiale, uno tra i migliori difensori di sempre. Vice campione del mondo nel 1994 con Arrigo Sacchi a guidare quella Nazionale italiana, Maldini con il Milan, di cui è un’autentica bandiera, ha conquistato 26 trofei: sette gli scudetti, una Coppa Italia, cinque Supercoppe italiane e altrettante europee, due Coppe Intercontinentali, una coppa del Mondo per club e cinque Champions League, manifestazione nella quale ha disputato - un record condiviso con Francisco Gento - ben otto finali.

Grandissimo calciatore, Maldini, che insieme ai compagni di reparto Mauro Tassotti, Franco Baresi e Alessandro Costacurta ha composto una delle migliori linee difensive di tutti i tempi. La loro attenzione difensiva ha permesso al Milan di realizzare il record assoluto di partite consecutive senza sconfitte, ben 58, nei principali campionati europei, primato realizzato tra il 26 maggio 1991 e il 14 marzo 1993.

Stella del calcio mondiale e faro, anzi colonna, del suo Milan che ha lasciato, sul campo, nel 2009 dopo 647 partite in serie A ma il conto sale a 902 considerando le altre partite disputate tra coppe nazionali e internazionali. In Nazionale, Paolo ha giocato quattro Mondiali (Italia 1990, Stati Uniti 1994, Francia 1998, Corea del Sud-Giappone 2002) e tra campionati Europei (Germania Ovest 1988, Inghilterra 1996, Belgio-Paesi Bassi 2000) disputando 126 incontri dei quali 74 da capitano, esattamente per otto anni, dal 1988 al 2002, senza dimenticare che ha debuttato in azzurro a soli diciannove anni, nel 1988.

Figlio d’arte: il padre Cesare è stato un grande calciatore anche lui del Milan, difensore a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta, con quattro scudetti conquistati, una Coppa dei Campioni e una Colla Latina prima di diventare il commissario tecnico della Nazionale. Quella dei Maldini è una vera dinastia. Difatti, dopo Cesare Maldini e suo figlio Paolo, adesso c’è Daniel: il figlio di Paolo, centrocampista, ha esordito in serie A anche lui con la maglia del Milan il 2 febbraio 2020 mentre l’altro figlio, il primogenito Christian, difensore, gioca nella Pro Sesto.

Carlo Santi

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