UNA MATTINATA CON IL MITO

Lazio
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Ancora una grande giornata di sport organizzata splendidamente dal Consiglio regionale Lazio dell’ANSMeS, o meglio dal “trio delle meraviglie” composto dal Presidente Cicuti (che nella foto sotto al titolo vediamo premiare Giuseppe Abbagnale), dal Segretario Geronimo e dal Vicepresidente Russo, per onorare al meglio il tema annuale proposto dai vertici nazionali.

Così come è stato la volta scorsa con Giancarlo De Sisti, stavolta per dare degno risalto al tema “Sport e famiglia-Una sinergia vincente” c’era di meglio che parlare della famiglia degli Abbagnale con sottotitolo “Una grande storia italiana”? E così, ancora nella fantastica location dell’Istituto Santa Maria di Roma, con l’Aula Magna gremita oltre l’inverosimile specie dai ragazzi che frequentano il liceo con specializzazione sportiva, ecco arrivare Giuseppe Abbagnale, componente di quel fantastico “due con” azzurro, composto da lui, dal fratello Carmine e dal timoniere Peppiniello Di Capua, che portò non solo il canottaggio italiano ma tutto lo sport mondiale ad esaltarsi per le loro appassionanti imprese.

Oltre ad essere stato Portabandiera italiano all’Olimpiade di Barcellona 1992, da 11 anni Giuseppe è presidente della Federazione italiana canottaggio, sotto la sua guida ancora più vincente, ergo pienissimo di impegni ma non è voluto mancare a questo appuntamento, con presenza promessa da tempo al suo grandissimo amico Ugo Russo. Quest’ultimo ha condotto l’intervista e sono usciti fuori aneddoti ancora sconosciuti, partendo dai “primi passi” nel canottaggio, con tanti sacrifici poi ampiamente ripagati, alle appassionanti vittorie, alcune delle quali mostrate in video ai presenti. Ed è stato stupendo vedere con che trasporto i giovani hanno seguito le gare, letteralmente esplodendo in un roboante applauso ogni volta che i “fratelloni d’Italia” hanno messo la loro punta davanti a quelle degli avversari.

Un grande applauso c’è stato anche per Giampiero Galeazzi che quelle gare ha raccontato con competenza, enfasi, passione ed emozione, che Abbagnale ha voluto ricordare dicendo “di essere stato un ulteriore pungolo alle loro vittorie”. E’ stato ovviamente ricordato anche il terzo, ugualmente campionissimo, fratello Agostino che rispetto a Giuseppe e Carmine ha vinto addirittura un oro olimpico in più.

Il prestigioso ospite si è rivolto più volte ai giovani, asserendo che “una sana famiglia, che va sempre considerata come l’autentica guida nella crescita del ragazzo (e in definitiva, una volta andato avanti nell’età, nella sua vita) è alla base di scelte precise nel comportamento da tenere, come nello sport da praticare”. E il ricordo è andato alla sua numerosa famiglia, mamma Virginia, papà Vincenzo e sei figli, cresciuti come persone oneste e perbene. In più, ha rimarcato quanto poco sport si faccia oggi nelle scuole e le poche attrezzature che le stesse mettono a disposizione degli allievi; non fortunatamente nell’Istituto nell’occasione visitato.

Due ore intense finite con domande dei ragazzi che hanno poi attorniato l’ospite per autografi e selfie di rito.

Al tavolo d’onore, oltre ovviamente ai citati Giuseppe Abbagnale e Gianfranco Cicuti, c’erano il Segretario nazionale ANSMeS, Giuseppe Brunetti, la Preside del Santa Maria, Professoressa Livia Brienza, il responsabile settore Salvamento della Federazione italiana nuoto, Giuseppe Andreana.
Ci piace ricordare anche le presenze del Rettore Giorgio Arsuffi, del Capo ufficio stampa della Federcanottaggio, Claudio Tranquilli, dei Consiglieri regionali Lazio Rosario Geronimo e Anna Teresa Millesimi, del Presidente provinciale Antonello Assogna.

 

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Il “trio delle meraviglie” dell’ANSMeS regionale Lazio con Giuseppe Abbagnale

 

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Il tavolo d’onore

 

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Ugo Russo in conduzione

 

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La folta platea presente all’incontro