Progetto Nazionale 2023 “Sport e Famiglia: una sinergia vincente” - “La Famiglia Prima Agenzia Formativa”.

Campania
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Il Comitato Regionale A.N.S.Me.S. della Campania nell’ambito del progetto nazionale 2023 “Sport e Famiglia: una sinergia vincente” in collaborazione con la Parrocchia di Santa Maria di Costantinopoli in Benevento e con il patrocinio del Centro Sportivo Italiano Comitato Regionale della Campania ha organizzato il convegno sul tema “La Famiglia Prima Agenzia Formativa”. Il convegno si è tenuto a Benevento presso l’auditorium della PARROCCHIA di Santa Maria di Costantinopoli sabato 18 novembre 2023. Qualificata la partecipazione al convegno. Oltre ai genitori hanno partecipato Dirigenti Scolastici e Docenti di Scienze motorie della Scuola Primaria di primo e secondo grado, Allenatori di giovanili, Medici di diverse discipline, Arbitri, Stelle al merito sportivo tra loro i Consiglieri Regionali A.N.S.Me.S. Campania Ugo Politi e Pasquale Scarlino. Quest’Ultimo di recente nominato dal Vescovo della Diocesi di Amalfi Direttore per la Pastorale dello Sport per detta Diocesi.

Ha aperto i lavori del convegno il Parroco don Pompilio Cristino portando i saluti ai convenuti. “In questo momento di emergenza educativa, ha affermato, è importante promuovere riflessioni sull’importanza della collaborazione tra famiglie e sport nella formazione di cittadini responsabili. I valori dello sport, ha continuato, sono i valori della vita, quindi percorrere questa strada diventa fondamentale per la crescita e la formazione delle nuove generazioni”.

A seguire Francesco Maturi Presidente A.N.S.Me.S. della Campania introduce i lavori del convegno portando i saluti del Presidente Nazionale, Francesco Conforti, che così si è espresso: “Mi complimento per lo spessore delle tematiche in programma che i validi relatori, sono sicuro, tratteranno con preparazione e competenza accrescendo le conoscenze di tutti i partecipanti.”

Proseguendo il presidente Francesco Maturi comunica che insieme al Parroco don Pompilio Cristino ha scelto il Tema del Convegno “la famiglia prima agenzia formativa” per diffondere i valori della pratica sportiva tra i giovani sviluppando in questi sane capacità mentali e sociali oltre che fisiche.

Tale obiettivo è raggiungibile con il lavoro del docente di scienze motorie che svolgerà il duplice ruolo di formatore dei suoi allievi e di mediatore tra gli allievi e le loro famiglie.

Sport: palestra di vita e non vita da palestra dice la prof.a Susy Fiengo, dirigente scolastica emerita ed ex sportiva. Si riportano gli elementi essenziali della sua relazione: “Se riusciamo ad educare i bambini, non dovremo preoccuparci di rieducare gli adulti.” Allo sport, da sempre, viene assegnato, accanto all'arte, alla filosofia e alla musica, un ruolo fondamentale nella formazione integrale dell'individuo implementando quella visione di persona intesa come un unicum in cui lo sport può concorrere a garantire una “Mens sana in corpore sano”.

L'attuale società globalizzata e contraddittoria è una sfida per le relazioni sociali, per la solidarietà, per la reciprocità, alla ricerca di un nuovo contratto sociale, di una nuova cittadinanza che cerca di far coincidere diritti e i doveri degli individui con quelli delle collettività. Lo sport ha un'antica vocazione nel ricercare l'equilibrio tra l'affermazione di sé e il rispetto dell'altro, tra la personalità individuale e il senso di appartenenza e di responsabilità sociale e collettiva.

Gli adulti di domani saranno artefici del loro futuro nella misura in cui gli adulti che incontrano oggi avranno saputo mettere da parte le loro personali visioni ed interessi perpetuando valori e istanze che lo sport richiude in sé naturalmente.

La relazione presentata dal prof. Cesare Ventura - Istruttore di Attività Giovanile - è invece incentrata sui i valori dello Sport, nella formazione dei giovani, prendendone in esame gli aspetti bio fisici psichici sociali. Oggi l’educazione fisica è una disciplina autonoma nell’area del sapere e, sottolineando che si è passati da una visione disciplinocentrica ad una invece allievocentrica, il relatore ha affrontato i compiti ed il ruolo della famiglia nel processo educativo e di crescita dei figli. Focus del discorso del prof. Ventura è stata la necessità di costruire una alleanza educativa tra la famiglia e il docente di scienze motorie. Nei loro percorsi di crescita i ragazzi hanno bisogno di una bassa intensità di stress che aiuti i loro momenti di apprendimento, recepibili attraverso lo sport scandito da regole precise, così come avviene in ogni momento del vivere civile. Una alleanza tra le finalità dell’insegnante dell’educazione motoria e la giusta volontà di crescita di una famiglia esprimendosi in un rapporto di reciproco rispetto e di non prevaricazione di una parte sull’altra aiuta attraverso un’attività giocosa e piacevole a migliorare la concentrazione del gesto o dell’informazione, aiuta ad apprendere meglio e aiuta comunque a consolidarne la memoria.

Come uno dei relatori ha sintetizzato: Confucio (551aC/479aC) diceva   nella celebre frase “Dimmi e lo dimenticherò, mostrami e potrò ricordarlo, coinvolgimi e capirò”.

Nella fase successiva il presidente Maturi ha condotto e moderato il dibattito. Alle relazioni è seguito un momento di grande partecipazione del pubblico con i temi proposti dal team di docenti sportivi; si è così sottolineato che il momento sportivo può essere estremamente socializzante e può rappresentare una irrinunciabile occasione nella corretta formazione di colui che sarà il cittadino del futuro.

Un momento di particolare vicinanza tra i relatori e il pubblico si è verificato alla lettura di un dialogo intercorso tra un allievo di calcio ed il proprio genitore alla fine di una partita. L’uditorio ha con semplicità rilevato che la sovrapposizione delle aspettative di una famiglia sulla scelta tecnica ed educativa dell’istruttore è assolutamente nocivo ad un equilibrato sviluppo delle capacità sociali di un individuo che potrebbe essere deviato al solo obiettivo del proprio successo individuale piuttosto che al conseguimento di una armonica riuscita sociale ottenuta nel rispetto di ruoli e compiti.

Il padrone di casa, il Parroco don Pompilio Cristino, si è accomiatato dagli ospiti formulando l’augurio che incontri di simile consonanza emotiva possano ripetersi in futuro.