1991/Arturo Barrios, mezza maratona in un’ora (in pista)

Una storia al giorno
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Il primo atleta a correre una mezza maratona su pista nel volgere di 60 minuti è stato il messicano Arturo Barrios che il 30 marzo 1991 a La Flèche, cittadina francese nella regione della Loira, ha portato il record mondiale dell’ora a 21,101 chilometri (una mezza maratona equivale a 21,097 chilometri). Di passaggio, quel giorno Barrios ha ottenuto anche il primato mondiale dei 20  chilometri che ha coperto in 56’55”6. Il vecchio limite dell’ora era in possesso dell’olandese Jos Hermens che a Papendal, in Olanda, il primo maggio del 1976 aveva percorso 20,994 chilometri.

La gara dell’ora in pista non è una gara molto praticata e neppure affollata anche se nell’albo d’oro dei primati non mancano i nomi celebri, da Bill Rodgers a Gaston Roelants senza dimenticare Nurmi, Zátopek - che è stat oil primo a superare il muro dei 20 chilometri - e Clark. Di tanto in tanto vengono organazzate prove sull’ora di corsa in pista come è stato, in tempi recenti: prima, nel 2007, a Ostrava l’etiope Haile Gebrselassie ha realizzato 21,285 chilometri e poi, il 4 settembre 2020 a Bruxelles, il britannico Mohamed Farah si è spinto a 21,330 chilometri.

A La Flèche, prima del record del messicano Barrios, erano state organizzate altre gara sull’ora, e sempre le prestazioni sono state di notevole pregio; nel 1989 il francese Pierre Levisse era arrivato a 20,429 chilometri e così l’anno seguente erano accorsi diversi atleti stranieri per quella gara. A vincere era stato il portoghese Dionisio Castro che ha mancato di un solo metri il record del mondo di Hermens fermandosi, si fa per dire, a 20,943 chilometri. Va detto che Castro ai 20 chilometri era in vantaggio sul risultato dell’olandese: 57’18” contro 57’24”19, ma nell’ultimo tratto è venuto meno quanto bastava per fare suo il primato.

Quando nel 1991 al via si è presentato Barrios, si è capito che qualcosa di importante sarebbe accaduta. Difatti, il messicano era il primatista mondiale dei 10 mila con 27’08”23 firmato nel 1989 a Berlino. Per essere a Le Flèche, Barrios aveva rinunciato a diverse corse su strada, per lui importanti perché remunerative. È giunto all’appuntamento con l’ora assai preparato e ha messo in atto il suo piano, quello di aggredire il record di Hermens correndo circa 53 giri di pista ad una media di 68 secondi ciascuno. Barrios ha realizzato questi passaggio: 14’11”0 ai 5000, 28’19”8 ai 10.000, 42’34”0 ai 15.000 e 56’55”6 ai 20.000 metri. Tanto per un confronto con il risultato di Emil Zátoket, 20.050,40 metri nella sua ora record a Stara Bolestav il 29 settembre 1951, ecco i passaggi della locomotiva umana: 14’57’4 ai 5000, 29’53”4 ai 10.000, 44’54”6 ai 15.000 e 59’51”7 ai 20.000 metri.

Barrios, che è nato a Città del Messico il 12 dicembre 1962, non è riuscito a ottenere prestazioni di rilievo in gare globali, Mondiali o Olimpiadi, se non due successi, entrambi nei 5000 metri, a Panamericani del 1987 a Indianapolis e nel 1991 a L’Avana.

Carlo Santi

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