1926/Girardengo centra la quinta vittoria alla Sanremo e il decimo podio consecutivo

Una storia al giorno
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Costante Girardengo è stato il primo grande campione del nostro ciclismo, anzi il Campionissimo, o meglio il Campionissimo del ciclismo romantico. Nato a Novi Ligure il 18 marzo 1893 - è scomparso a Cassano Spinola il 9 febbraio del 1978 - Girardengo il 20 marzo del 1926 ha centrato la quinta delle sei vittorie alla Milano-Sanremo ed è salito per la decima volta di fila su quel podio. Una storia infinita, un campione che si è affermato due volte al Giro d’Italia, nel 1919 e nel 1923, tre al Giro di Lombardia, la corsa delle foglie morte, altrettante al Giro del Piemonte, cinque alla Milano-Torino e per nove volte è stato campione italiano.

Quella del 1926 della Milano-Sanremo era l’edizione numero 19 disputata sui 286,5 chilometri e Girardengo l’ha conquistata dopo 9 ore e 38 minuti alla media di 29,235 chilometri. Altri tempi, altre strade e altre biciclette. Dietro di lui Nello Ciaccheri staccato di 6’40”, e Egidio Picchiottino arrivato con un ritardo di 11’15”, e dopo i primi tre altri 31 concorrenti degli 89 che avevano preso il via da Milano. In quella Sanremo, Girardengo aveva attaccato sui Piani d’Invrea e da lì la corsa in solitario verso il traguardo.

Era pronto per conquistare il Giro d’Italia ma dopo avere vinto due tappe, il Campionissimo è stato costretto alla resa per problemi a un ginocchio quando era al comando della classifica. Al Giro è stato sfortunato protagonista tra il 1920 e il 1922: per tre volte è stato costretto al ritiro, le prime due volte per cadute, mentre nel 1922 è stata la squadra, la Bianchi, a decidere optando per un ritiro in blocco per protestare contro la giuria della corsa.

Dopo una carriera formidabile in bici, nel 1937 Girardengo è diventato il primo commissario tecnico del ciclismo e ha guidato Gino Bartali al successo al Tour de France del 1938 prima di diventare uomo immagine di una fabbrica di biciclette di Alessandria che oltre a produrre bici realizzò anche motocicli.

Il bandito e il campione, come di Sante Pollastro (o Pollastri) e Costante Girardengo. Due amici, o meglio due conoscenti nati nello stesso paese che avevano un amico in comune, il mitico massaggiatore Biagio Cavanna, che le strade avevano portato a vite diverse. L’ultima volta che si sono incontrati è stato nel 1932, di sera a Parigi, dopo una corsa in pista. Girardengo aveva paura perché sapeva che la polizia cercava Sante e non voleva essere coinvolto in uno scandalo. Sante era fuggito in Francia a dicembre 1926 dopo l’ennesima rapina, a Milano in una gioielleria. Si sono incontrati nel 1932 e a Girardengo, Sante ha raccontato i suoi colpi facendosi promettere che il campione avrebbe rivelato tutto ai giornali due mesi dopo per dare la prova che Sante era vivo e non morto che come si pensava nel 1926.

La prima vittoria di Girardengo è del 1912, la Coppa Bagni di Casciana Terme mentre l’anno successivo ha trionfato in sei occasioni, compresa la seconda tappa della Roma-Napoli-Roma e nella classifica generale della stessa competizione dietro motori.

Carlo Santi

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