2007/Ciclismo, Alberto Contador alla Parigi-Nizza coglie il successo prima del Tour

Una storia al giorno
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Il primo anno dei grandi successi, sia pure in seguito sporcati dall’ombra del doping, Alberto Contador li ha colti nel 2007. La prima volta che da professionista lo spagnolo nato a Madrid il 6 dicembre 1982 è stata il 18 marzo del 2007 quando si è aggiudicato la Parigi-Nizza, edizione numero 65. Il Pistolero, questo il soprannome del ciclista, è considerato tra i migliori della sua generazione e appartiene al club dei sette grandi che hanno vinto le tre maggiori corse a tappa, ossia Tour de France (2007 e 2009), Giro d’Italia (2008 e 2015) e Vuelta di Spagna (2008, 2012 e 2014) insieme a Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Vincenzo Nibali e Chris Froome, ed è, con Hinault, colui che li ha vinti tutti almeno due volte.

Professionista dall’inizio del 2003 con il team spagnolo ONCE-Eroski, dopo aver gareggiato da stagista con la medesima formazione negli ultimi mesi del 2002, Contador ha ottenuto la prima vittoria da pro proprio nel medesimo anno, al Tour de Pologne, aggiudicandosi l’ultima tappa a cronometro della corsa.

L’anno seguente, il 2004, Alberto durante una tappa della Vuelta a Asturias ha rischiato di morire a causa di un aneurisma cerebrale. Ripresosi, è tornato in sella nel 2005 vincendo diverse gare.

Nel 2007, passato alla Discovery Channel, all’inizio della stagione Contador si è aggiudicato la Parigi-Nizza coprendo il percorso totale di 1260,2 chilometri in 20 ore 55 minuti e 22 secondi alla media di 42,11 chilometri orari. Alberto ha conquistato il successo finale ma si è anche imposto nella tappa numero 4, la Maurs-Mende di 169,5 chilometri mentre era Davide Rebellin il leader che lo spagnolo ha superato nell’ultima frazione, la Nizza-Nizza di 129,5 chilometri vinta con 19” di vantaggio sul connazionale David López García mentre Rebellin, nella classifica generale, è stato superato per 26”.

Subito dopo, Contador si è aggiudicato la Vuelta a Castilla y León, edizione numero 22 della corsa, cinque tappe per un totale di 631 chilometri e buon rodaggio per il Tour de France. Alla Grande Boucle, Alberto Contador ha conquistato la maglia gialla dopi la diciassettesima frazione e non l’ha più tolta fino a Parigi.

Avrebbe voluto, nell’edizione seguente, difendere il suo titolo ma il coinvolgimento della squadra, l’Astana, team al quale Contador era passato dopo la chiusura della Discovery Channel, in numerosi casi di doping (Matthias Kessler, Aleksandr Vinokurov, Andrej Kaseckin) non ha fatto invitare il team al Tour del France. Appuntamento solo rinviato di un anno perché nel 2009 Alberto ha conquistato di nuovo la Grande Boucle.

Ha vinto di nuovo il Tour nel 2010, ma il successo gli è stato revocato a causa di una positività al clenbuterolo, uno steroide anabolizzante, riscontrata il 29 luglio precedente durante il giorno di riposo del Tour. La difesa ha puntato sulla contaminazione alimentare ma la squalifica di un anno e poi, dopo numerose sentenze e ricorsi, il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna la qualifica, a febbraio 2012, per due anni ma con effetto retroattivo e con inizio dall’agosto 2010 e revocate le vittorie conseguite al Tour del France e al Giro d’Italia del 2011.

Carlo Santi

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