1977/Atletica, Carlo Grippo diventa il primatista del mondo degli 800 metri indoor

Una storia al giorno
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Esaltante primato mondiale nel Palazzo dello Sport milanese di San Siro nella seconda giornata degli Internazionali d’Italia di atletica. Il 24 febbraio 1977 il Palazzone nella seconda giornata di gara ha salutato tutti chiudendo la stagione invernale e dando l’arrivederci al grande appuntamento del 1978 degli Europei al coperto. Lo ha fatto con un record del mondo firmato da Carlo Grippo negli 800 metri, un’impronta di prestigio per i campionati e per il movimento. Il mezzofondista romano, che quell’anno correva con la maglia dell’Iveco Torino, ha corso la distanza in 1’46”37 superando l’atleta del Liechtenstein Günter Hasler - l’edizione di quei campionati italiani era open - e lo jugoslavo Milovan Savic (1’47”41 e 1’47”50 i loro tempi).

Due giorni di competizioni a Milano con la presenza di ventiquattromila spettatori, un segnale importante in viste degli Europei del 1978, e temi agonistici di primo piano insieme a campioni straordinari, da Sara Simeoni a Marita Koch allo sprinter Usa Steve Riddick.

Grippo, l’uomo di punta del mezzofondo veloce azzurro, ottavo nel 1976 alle Olimpiadi di Montreal (primo finalista italiano 40 anni dopo Mario Lanzi, secondo a Berlino 1936), era reduce dalla trasferta americana e a San Siro ha trovato le giuste motivazioni per la sua impresa mettendo a frutto il lavoro fin lì svolto. Ha realizzato un gran crono ma, soprattutto, ha superato atleti di grande levatura e in condizione, un segnale importante per lui. Il suo primato, in Italia, è rimasto al vertice per sedici anni, fino al 1993 quando Giuseppe D’Urso lo ha migliorato con 1’45”44. Per la statistica, quando Grippo ha realizzato il record, il precedente apparteneva al tedesco est Peter Fromm con 1’46”6 ottenuto nel marzo del 1969 sotto il tetto di Belgrado.

Carlo, nato a Roma l’8 gennaio 1955, è rimasto folgorato dall’atletica dal film di Leni Riefenstahl sulle Olimpiadi di Berlino 1936. Ha esordito nel cross non ancora quattordicenne in Belgio, a dicembre 1968, dove viveva con la famiglia. Ha scritto una lettera all’allora segretario generale della Federatletica italiana, Luciano Barra, esprimendo la volontà di gareggiare in Italia. A Roma ha corso prima - nel 1971 - con la maglia del Cus e poi con quella dell’Arca, allenato da Carlo Sacchi. Per gareggiare o allenarsi in Italia, Grippo si sorbiva ore e ore di treno dal Belgio, e la sua base romana era l’Acqua Acetosa. La sua prima gara “italiana” è stata una campestre, i campionati nazionali allievi del 1971 a Cesano Maderno dove si è classificato ventiquattresimo, mentre in maglia azzurra ha esordito nel 1974 nel triangolare Italia-Francia-Ungheria.

Un impegno costante negli allenamenti nonostante la sua aria di eterno goliardo, Grippo era destinato a superare il record di Marcello Fiasconaro, quell’1’43”7 (all’aperto) ottenuto nel 1973 e allora primato del mondo. Non è riuscito nell’impresa fermandosi all’1’45”3 nel 1976.

Carlo Santi

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