1952/Zeno Colò vince l’oro nella discesa libera alle Olimpiadi di Oslo

Una storia al giorno
//

Straordinario successo per Zeno Colò nella discesa libera alle Olimpiadi invernali di Oslo 1952. Il campione azzurro il 16 febbraio, un sabato mattina, una giornata mite con appena qualche grado sotto lo zero, ha colto una vittoria che ha il sapore del trionfo. Sulla pista di Nerejjell alla vigilia della gara erano in pochi ad avere fiducia nelle possibilità dello sciatore dell’Abetone, ma in gara lui è stato il più veloce degli 81 concorrenti che si sono sfidati sulla pista di 2600 metri scendendo in 2’30”8 alla media di 62 chilometri orari. Dietro di lui, sul podio due austriaci, Othmar Schneider, medaglia d’argento con 2’32”0, e Christian Pravda, di bronzo con 2’32”4

Non era il favorito in quei Giochi della neve, Colò; non lo era perché in tanti lo indicavano sulla strada della decadenza, con il suo momento migliore a St. Moritz nel 1948, Olimpiadi precedenti, quando tutti avrebbero scommesso su un suo successo. Invece, in Svizzera il nostro campione, che aveva 28 anni, non ha vinto pretendendo forse troppo dalle sue forze: 14esimo nello slalom speciale e ritirato nella discesa. Due anni dopo, nel 1950, Colò è stato protagonista ai Mondiali di Aspen, negli Stati Uniti: primo nella discesa libera e nello slalom gigante, e ha sfiorato l’en-plein nello slalom speciale, secondo a tre decimi dallo svizzero Georges Schneider. Per Zeno quelle sono state vittorie storiche.

Nato nel giugno del 1920, Zeno Colò è entrato in Nazionale a quindici anni ma la sua carriera internazionale è stata frenata dalla seconda guerra mondiale durante la quale è stato anche fatto prigioniero. Ha ripreso a gareggiare nel 1947, a 27 anni, e in quella stagione è stato subito protagonista prendendosi sul Piccolo Cervino a Cervinia il record mondiale sul chilometro lanciato con circa 160 chilometri orari, battendo il precedente primato di 136 chilometri di Leo Gasperl che resisteva da sedici anni.

A Oslo, Zeno Colò ha conquistato la vittoria con una decisione quasi disperata, con una volontà incredibile rischiando lungo la tormentosa pista resistendo spesso quasi fosse un equilibrista e rimanendo in piedi nei punti più insidiosi. Non ha mai tremato: ha inseguito il successo senza arrendersi mai. Il percorso era pericoloso, disegnato in una fitta abetaia e ogni metro nascondeva un rischio con la possibilità di finire contro un tronco. Zeno, raccontano le cronache di quel giorno, ha avuto giudizio anche se qualche osservatore ha affermato che nella sua discesa ha messo i brividi. Quando è comparso nell’ultimo tratto con la pista libera, mentre gli avversari in quel punto hanno mostrato stanchezza o prudenza, lui ha spiccato il volo dando libero sfogo al suo temperamento, quello del campione, di colui che non conosce paura. Era davvero il «diavolo nero della montagna».

Erano altri tempi, quelli del grande Zeno. Dopo le Olimpiadi di Oslo ha legato il suo nome a un modello di scarponi da sci e a una giacca da sci. In base ai regolamenti dell’epoca è stato ritenuto professionista e due anni dopo qualificato dalla Federazione Italiana Sport Invernali e non ha potuto prendere parte alle gare successive.

Zeno Colò è morto a San Marcello Pistoiese il 12 maggio 1993.

Carlo Santi

Le puntate precedenti del mese di febbraio

1 febbraio: 1987/Il magico volo di Patrik Sjöberg nell’alto: record del mondo indoor a 2,41

2 febbraio: 1974/I 1500 metri da favola per Filber Bayi a Christchurch

3 febbraio: 2005/Giorgio Rocca, nella combinata un bronzo mondiale alla moviola

4 febbraio: 1948/Nino Bibbia a St.Moritz conquista il primo oro italiano alle Olimpiadi invernali

5 febbraio: 2000/Rugby, la prima volta dell’Italia al Sei Nazioni

6 febbraio: 1998/Daniel Komen fuoriclasse nei 3000 metri indoor a Budapest

7 febbraio: 1949/Joe DiMaggio firma il primo contratto da 100 mila dollari nel baseball

8 febbraio: 1986/Zola Budd, il record mondiale dei 3000 metri al coperto della ragazza che correva scalza

9 febbraio: 1900/Nasce la Coppa Davis: la storia dell’insalatiera più famosa al mondo

10 febbraio: 1933/Primo Carnera, il dramma al Madison Square Garden con la morte di Ernie Schaaf

11 febbraio: 1990/Boxe: James Douglas batte Mike Tyson, la caduta di un imperatore

12 febbraio: 1919/Ralph De Palma diventa l’uomo più veloce della terra

13 febbraio: 1988/Heike Drechsler salta 7,37 a Vienna: nessuna come lei sotto al tetto

14 febbraio: 2004/L’ultima salita del Pirata: muore Marco Pantani, choc e dolore

15 febbraio: 2020/Armand Duplantis sempre più in alto: il record mondiale dell’asta a 6,18

Consulta tutte le storie di Gennaio