2020/Armand Duplantis sempre più in alto: il record mondiale dell’asta a 6,18

Una storia al giorno
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Armand «Mondo» Duplantis, il ragazzo-prodigio della Svezia, vent’anni appena, il 15 febbraio del 2020 ha ritoccato per la seconda volta il record del mondo del salto con l’asta. A Glasgow, in Scozia, Duplantis è arrivato in cielo, 6,18 dopo il 6,17 della settimana prima (8 febbraio) a Torun, in Polonia, sempre al coperto, quando aveva migliorato di un centimetro il limite che in un altro 15 febbraio, ma del 2012, il francese Renaud Lavillenie aveva fatto suo a Donetsk, in Ucraina, con 6,16 strappandolo allo zar Sergey Bubka che nel lontano 31 luglio 1994 - allora all’aperto - a oltre i 2000 metri di quota del Sestriere aveva portato il primato a 6,14. Ed era stato lui, Bubka, un giorno di luglio del 1984 a Parigi a infrangere per primo il muro dei 6 metri che adesso per Duplantis è quasi un allenamento. Per la cronaca, nell’asta come negli altri salti i primati valgono quali record assoluti anche se realizzati al coperto e per la cronaca nella gara del record ha superato lo statunitense Sam Kendricks, secondo con 5,75, e il belga Ben Broeders, terzo anche lui con 5,75.

Duplantis, svedese ma anche americano con il papà Greg ex astista anche lui di buon valore che lo segue in pedana mentre la mamma è svedese, Helen Hedlund, ex eptatleta e pallavolista e anche lei sua allenatrice, ha scelto la nazionalità della madre pur avendo il doppio passaporto. Quello di Glasgow è stato un salto spaziale anche se, come Armand ha dimostrato in seguito e lo fa in ogni occasione, è pronto per scavalcare l’asticella a quote ben più alte. Campione olimpico a Tokyo 2020 (nell’agosto del 2021 quando si sono svolti i Giochi), Armand è considerato il Mozart della sua specialità, Duplantis è nato a Fayetteville il 10 novembre 1999 e ha cominciato a saltare con l’asta nel giardino di casa nella Louisiana con una mini asta e ritti artigianali. Era piccolo, un metro e mezzo la quota da superare sotto l’occhio attento di papà Greg. È cresciuto in fretta, a sette anni volava a 2,33, a dodici anni si arrampicava a 3,97 e intanto cresceva: adesso, da grande, è alto un metro e 81 e pesa appena 77 chili. Nonostante ciò, impugna l’asta a 5,10 metri e utilizza un attrezzo adatto a un atleta di 85 chili. A 17 anni e quattro mesi ha saltato 5,82, prestazione che era il record di famiglia visto che papà Greg saltava 5,80. Nessuno come lui alla sua età. A 15 anni, a Cali, con 5,30 è diventato campione del mondo giovanile.

Un predestinato ma anche un campione dal talento ancora da scoprire. Duplantis è diventato campione europeo nel 2018 quando non aveva ancora compiuto 19 anni: a Berlino ha saltato 6,05 mentre l’anno successivo, al Mondiale di Doha, è stato secondo dopo una bella lotta con il quasi connazionale (è statunitense) Sam Kendricks. 

Dicevamo del record al coperto. L’astista più alto di tutti sotto le stelle è sempre lui con il 6,15 che ha realizzato allo stadio Olimpico di Roma il 17 settembre 2020 durante il Golden Gala quando ha migliorato di un centimetro il citato 6,14 di Bubka al Sestriere.

Carlo Santi

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