1933/Primo Carnera, il dramma al Madison Square Garden con la morte di Ernie Schaaf

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Primo Carnera, il gigante friulano, è diventato campione del mondo, l’unico pugile italiano della categoria dei pesi massimi assoluti, nel 1993. Ha conquistato il titolo mondiale il 29 giugno 1933 detronizzando Jack Sharkey per la corona iridata dei pesi massimi e ha poi perso la cintura il 14 giugno 1934 contro Max Baer. Il 10 febbraio del 1933 Carnera, che era nato a Sequals, vicino a Udine, il 25 ottobre 1906 e lì è morto il 29 giugno del 1967, ha visto la sua carriera finire in tragedia. Ha affrontato Ernie Schaaf, un match disputato al Madison Square Garden di New York davanti a 21.935 spettatori per decidere chi doveva essere lo sfidante di Sharkey. Dopo un pugno, al tredicesimo round Schaaf è stramazzato a terra nonostante il colpo di Carnera era apparentemente leggero. Ernie Schaaf ha concluso la notte in ospedale, in coma, prima di morire tre giorni dopo.

L’inchiesta promossa da Bill Muldoom, che era il presidente della NYSAC, ha rivelato che Schaaf era salito sul ring già in pessime condizioni fisiche, predestinato a una brutta fine. Erano stati i pugni di Max Baer e di altri i veri responsabili del drammatico epilogo. In particolare, dopo il match contro Baer, non aveva recuperato del tutto e aveva riportato danni irreversibili al cervello.

Dopo quel match, Carnera aveva deciso di lasciare il pugilato. Lo ha aiutato a tornare anche la mamma di Schaaf. Si è imbarcato sul Conte di Savoia diretto a Genova prima di tornare nuovamente negli Stati Uniti quando Soresi, il suo nuovo manager, gli ha comunicato che il campionato mondiale con Jack Sharkey era stato fissato per il 29 giugno. Dopo cinque riprese nel Garden Bowl di Long Island con 40.000 persone presenti, al sesto round Carnera ha vinto per ko e proclamato campione del mondo.

Primo Carnera, che alla nascita pesava quasi 8 chili, era un gigante: a 18 anni era alto 2 metri e 5 centimetri e pesava quasi 130 chili. Le difficoltà del momento lo hanno fatto emigrare, prima in Francia dagli zii, e poi negli Stati Uniti, il 29 dicembre del 1929. In Francia, dalle parti di Le Mans, è stato scritturato in un circo in qualità di uomo forzuto e poi un ex pugile, Paul Journée, lo ha convinto a impegnarsi nella boxe. Trasferitosi negli Usa, Carnera è stato gestito dallo storico manager Léon Sée che lo ha portato nella scuderia dell’allenatore Bill Duffy che era in contatto con la mafia italo-statunitense. Carnera si fidava della coppia manager-allenatore e non si rendeva conto delle eventuali combine. Nel frattempo, Carnera ha scoperto che il suo manager si appropriava di gran parte delle sue borse e, in Italia, si è affidato a Luigi Soresi.

Dopo la corona mondiale era diventato un eroe e, in quegli anni, un modello per il regime. Il 22 ottobre 1933, a Roma, Carnera ha messo in palio il titolo mondiale contro il campione d’Europa in carica, lo spagnolo Paulino Uzcudun. Il match si è svolto a Piazza di Siena con un pubblico di 60 mila spettatori e la presenza di Mussolini. Carnera non è riuscito ad atterrare l’avversario che prima di allora, non aveva mai perso prima del limite. Il match si è concluso con la vittoria ai punti per Carnera che ha conquistato anche il titolo europeo.

In seguito, il pugile italiano che ha ottenuto la cittadinanza americana, ha girato anche numerosi film.

Carlo Santi

 

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