1974/I 1500 metri da favola per Filber Bayi a Christchurch

Una storia al giorno
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La decima edizione dei Giochi del Commonwealth - l’ultima con il titolo Commonwealth Britannico: dal 1978 a Edmonton si chiamano “solo” Giochi del Commonwealth - ha visto disputare una gara di 1500 metri da favola. Il 2 febbraio a Christchurch, in Nuova Zelanda, nell'ultimo giorno di competizioni, in una giornata calda dell’estate australe, 30 gradi nel primo pomeriggio, il tanzaniano Filbert Bayi ha corso in 3’32”2 (3’32”16 elettrico), nuovo primato del mondo. Il precedente limite apparteneva allo statunitense Jim Ryun con 3’33”1 ottenuto nel luglio del 1967 a Los Angeles.

La corsa di Bayi a Christchurch è stata fantastica, disputata a ritmo decrescente mentre Ryun nella sua prova era stato aiutato da un campione come Kip Keino fino ai 1200 metri. Il tanzaniano, che aveva quasi 23 anni al momento del record (fino ad allora era poco chiara la sua data di nascita), ha cominciato a conoscere l’atletica all’età di 17 anni quando dalla natia Mbulu, distretto a 2000 metri di altitudine, si è trasferito nella capitale. Dar-es-Salaam, per il servizio militare svolto in aviazione. Bayi era allenato dal tedesco orientale Werner Kramer e a 17 anni correva i 1500 in 4’07”2 mentre l’anno successivo è sceso a 3’52”0.

Fino a un anno prima di questa grande prestazione Bayi era quasi uno sconosciuto al mondo dell’atletica anche se proprio nel 1973 si era imposto in una gara di 1500 metri a Helsinki vinta in 3’34”6. Quattro giorni prima del grande exploit, Filbert aveva corso la finale degli 800 metri finendo al quarto posto con il nuovo primato personale di 1’45”3.

Bayi nella corsa del record ha utilizzato la tattica che nel 1973 nelle gare in Europa gli aveva fruttato molti onori e vittorie: è partito all’attacco fin dalla fase di avvio, accumulando ben presto una decina di metri di vantaggio. Ad avvicinarlo è stato il neozelandese John Walker e poi, a 200 metri dall’arrivo, da Ben Jipcho e Rod Dixon ma lui ha saputo resistere con grande tenacia al ritorno degli avversari, e in particolare a quello pericolosissimo di Walker, alla fine secondo in 3’32”5, quindi anche lui sotto il vecchio record del mondo, mentre Jipcho, terzo, ha chiuso in 3’33”2.

L’anno seguente la grande prestazione ai Giochi del Commonwealth, Bayi ha migliorato anche il primato mondiale del miglio: a Kingston, i Giamaica, ha corso in 3’51”00 spodestando nuovamente Ryun che, sempre nel 1967, aveva conso in 3’51”1.

Sfortunato invece con le Olimpiadi. Nel 1976, a Montreal, non ha potuto correre per via del boicottaggio messo in atto dai Paesi africani; nel 1980, invece, a Mosca è sceso in pista nei 3000 metri siepi finendo al secondo posto alle spalle del polacco Bronislaw Malinowski.

Lasciato il mondo dell’atletica nel 1984, Bayi si è dedicato allo sviluppo di una Fondazione impegnata in attività di beneficenza che porta il suo nome.

Carlo Santi

Le puntate precedenti

1 febbraio: 1987/Il magico volo di Patrik Sjöberg nell’alto: record del mondo indoor a 2,41

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