1985, a Milano sotto la neve crolla il Palasport di San Siro

Una storia al giorno
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Giovedì 17 gennaio 1985 alle 2 di notte una forte nevicata su Milano ha provocato l’abbassamento del tetto del Palasport di San Siro. Le tendostruttura in cavi d’acciaio non ha retto il peso, circa 800 tonnellate di neve. Dan Peterson, che allenava l’Olimpia Milano, la squadra meneghina del basket, ha ribattezzato quel giorno «Black Thursday». Le grondaie del Palasport erano ostruite e si è cercato di liberarle gettando acqua calda sul tetto. Un grave errore perché l’acqua è diventata subito ghiaccio e ha peggiorato la situazione.

Il Palazzo di San Siro, che sorgeva accanto allo stadio di calcio, distante appena 300 metri, era tra i più grandi al mondo potendo accogliere fino a 18 mila spettatori. Era stato inaugurato nel 1976 e al suo interno, oltre ai concerti, poteva ospitare competizioni di atletica, di ciclismo, di basket e di volley.

Quella che è stata definita la nevicata del secolo ha distrutto il vanto della città, un Palazzo di immenso valore, un vero tempio dello sport. I lavori per la costruzione erano cominciati il 24 febbraio 1970: quel Palazzo era davvero formidabile con la sua struttura che ricordava una conchiglia rovesciata. Per realizzarlo sono stati impiegati 27 mila metri cubi di calcestruzzo, quattro tonnellate d’acciaio, seimila metri quadrati di vetro e pareti e un milione di ore di lavoro.

L’inaugurazione è avvenuta il 24 gennaio 1976. Quel giorno si sono spalancati i 24 ingressi del Palasport con una manifestazione che ha visto 11 mila spettatori presenti con la conduzione di Mike Bongiorno, in pantaloni gialli, che si è presentato al pubblico con la frase «Milanesi, allegria» mentre la banda di Martinitt eseguiva «Oh mia bela Madunina». Presenti, con artisti quali Walter Chiari, Gloria Gaynor, Carlo Loffredo e Liliana Cosi, grandi campioni, da Maspes a Gaiardoni, da Binda ad Adorni, Dordoni e Ottolina, Edo e Dario Mangiarotti, Delfino e Pavesi, Sirola e Lea Pericoli.

Pochi giorni dopo, il Palasport ha ospitato la prima manifestazione sportiva, un meeting di atletica (10-11 febbraio). Il vero lancio, però, è avvenuto con la Sei Giorni di Milano, evento che ha chiamato 87.222 spettatori paganti dal 14 al 20 febbraio per un incasso di 169.907.000 lire. Per il pugilato, primo match il 26 marzo tra Antuofermo e Warusfel. Il basket ha esordito nel Palazzo il 10 ottobre con il Trofeo Lombardia prima di diventare la casa dell’Olimpia che, con lo sponsor Billy, ha vinto nel 1982 lo scudetto numero 20 nella finale contro la Scavolini Pesaro e il canestro decisivo di Mike D’Antoni.

La grande atletica ha visto disputare, nel Palazzone di San Siro, i campionati Europei indoor del 1978 e poi del 1982. Nella prima occasione, successi per Pietro Mennea nei 400 metri e Sara Simeoni nell’alto, grandissima gara maschile di alto con lo straordinario ucraino, che gareggiava con la maglia dell’Unione Sovietica, Vladimir Yaschenko capace di saltare 2,35; nella seconda, vittorie azzurre per Maurizio Damilano, Gabriella Dorio e Agnese Possamai.

Il Palasport è stato demolito: gli ultimi otto pilastri, alti 25 metri, sono stati fatti esplodere con 144 chili di Gelatina 1 il 4 ottobre 1988. L’idea era quella di ricostruire il Palazzo, ma un nuovo impianto non è mai sorto.

Carlo Santi

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