La vogliamo ricordare così, col suo sorriso contagioso, rassicurante e con quel pizzico di ironia che sapeva utilizzare per esorcizzare i momenti più difficili.
Il cuore di Simonetta Avalle, vice presidente nazionale dell’Ansmes, ha smesso di battere. Lei, è andata via con garbo, lasciando un vuoto impossibile da colmare. Donna lungimirante, aveva portato nella famiglia delle Stelle al merito la forza dell’impegno, della disponibilità, della competenza e della passione già messe al servizio della pallavolo, il suo grande amore. Prima donna ad occupare una panchina di serie A1, talent scout – Manuela Leggeri, capitano della Nazionale campione del Mondo è stata una sua scoperta - ma soprattutto maestra di vita, inizia la carriera alla fine degli anni Sessanta nella borgata romana di Tor Sapienza. Arrivano due titoli nazionali allieve, la promozione nel massimo campionato femminile, la storica coppa Cev. Poi eccola alla guida di Arzano, Firenze, Reggio Calabria.
Nella famiglia dell’Ansmes, la Signora del volley, è entrata in punta di piedi, diventando ben presto un punto di riferimento nell’attività dell’associazione. Compagna d’avventura coraggiosa e competente, ha rilanciato l’immagine e l’attività della Commissione premi, alla quale sono legate l’autorevolezza e la credibilità dell’Ansmes, trasformata in uno dei biglietti da visita migliori.
Il presidente nazionale Francesco Conforti, interpretando il sentimento di tutti gli associati, ha inviato un messaggio: “ L’immatura e improvvisa scomparsa di Simonetta ha sconvolto i componenti il Consiglio nazionale, i dirigenti periferici e tutti i nostri soci. Lo sport italiano e l’Ansmes perdono una persona sempre positiva che aveva ben presente quei valori che l’hanno ispirata e guidata per tutta la sua vita di vera sportiva. L’Ansmes perde il suo vice presidente, io perdo una Amica che mi ha accompagnato con affetto in questi 4 anni, una persona che mi dato sempre ottimi consigli e con la quale ho condiviso tutte le decisioni.
Riposa in pace cara Amica, resterai per sempre nel cuore di tutti noi “.