Bari, a San Pio una mano tesa alle famiglie degli ultimi

Primo Piano
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Settecentocinquanta famiglie nel quartiere degli ultimi, quello nato dal nulla, a 15 chilometri da Bari, dove a cavallo degli anni ’80 e ’90, è stato concentrato l’esercito di bisognosi, disadattati, emarginati, in cerca di una casa popolare. Un orrore urbanistico, delimitato dalla statale 16 bis da un lato, dall’aeroporto dall’altro e da una infinita distesa di ulivi, creato con casermoni di cemento. Benvenuti ad Enziteto che sette anni fa la politica - nel tentativo di riparare al pastrocchio e dopo la morte di una bambina per stenti - ha ribattezzato San Pio, cambiando anche i nomi delle strade, puntando sui sentimenti: via della Felicità, via della Gioia, via della Sincerità, via della Lealtà.

E’ servito a poco e a nulla. Perché ad occupare i vuoti istituzionali, ci hanno pensato il degrado sociale e la criminalità, trasformando il cuore del quartiere in una piazza dello spaccio di droga a cielo aperto. Dove i “cattivi” prendono in ostaggio “i buoni”.

A San Pio è come se il lockdown del Covid non fosse mai finito. La gente non gira per strada perché ha imparato a farsi i fatti propri, non sa dove andare (ci sono solo un minimarket e un baretto) e soprattutto ha paura di lasciare la casa popolare perché gli abusivi potrebbero occuparla alla velocità della luce.

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E da qui che è partito il progetto “Sport e famiglia: una sinergia vincente” delle Stelle al merito pugliesi. La nostra visione di sport non abbandona nessuno, costruisce ponti e cerca di abbattere i muri, va a braccetto con la legalità facendo rispettare le regole e l’avversario, non si arrende mai. I nostri valori condivisi puntano a fare squadra. Una squadra speciale.

Così abbiamo risposto al grido d’aiuto lanciato da chi sogna un futuro diverso, non ammaina la bandiera nel fortino assediato.

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Lo sport può diventare un acceleratore del cambiamento. E quando il neo parroco, don Gianni De Robertis, dopo aver ristrutturato i campi di calcio e di pallavolo a proprie spese, non aveva i mezzi per iniziare l’attività, siamo scesi in campo noi, coinvolgendo anche il Coni Puglia, il settore scolastico e giovanile nazionale della Figc, la Federbasket regionale, i Veterani dello sport, il comitato provinciale del volley, il Bari calcio.

Il delegato regionale Nani Campione ha contattato Angelo Giliberto, Vito Tisci, Francesco Damiani, Danilo Piscopo, Leonar Pinto, Pino Semplice e Michele Salomonee tutti insieme hanno contributo a reperire il materiale necessario. Sono stati donati palloni, magliette, giacche, coppe, fischietti, borsoni.  Insomma tutto quanto serve per consentire ai ragazzi delle 750 famiglie di vivere pienamente il diritto di accesso allo sport. 345607306 1863308384068755 7992786282450635781 n

 

L’evento ha rappresentato, infine, l’occasione per parlare di famiglia, giovani e sport, del grande senso di responsabilità necessario oggi nel diventare genitori e sull’importanza dei valori assimilati all’interno dei nuclei familiari che devono rappresentare sempre un punto di riferimento fondamentale. “Siamo come tanti fiori - ha scritto una bambina del quartiere in un biglietto - e abbiamo bisogno di cura e di calore”. Questa volta ci hanno pensato i raggi delle Stelle al merito sportivo.