Sport femminile e media, la strada è ancora lunga

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Una recente ricerca dello IACS (International association for communication and sport) rivela infatti che l’attenzione mediatica rivolta allo sport femminile è in costante calo e, negli ultimi anni, si è attestata intorno al 5%. Addirittura, una ricerca UNESCO dimostra che, al di fuori dei periodi in cui vengono trasmessi eventi sportivi di ampissima risonanza come le Olimpiadi, lo sport femminile riceve una copertura mediatica che arriva anche a minimi del 4%, nonostante il 40% dei partecipanti alle competizioni siano donne.

Questo dato è ancora più allarmante se si pensa all’influenza della copertura mediatica nel plasmare norme e stereotipi di genere: solo il 12 per cento delle notizie è al femminile. In generale, sostiene l’UNESCO, i media tendono a rappresentare le sportive prima come donne, solo successivamente come atlete; inoltre, molto spesso fanno riferimento al loro aspetto, età o vita familiare. Al contrario, gli sportivi di sesso maschile sono immediatamente rappresentati come indipendenti, oltre che potenti e dominanti. La consapeviolezza, di una stituazione da cambiare, è il primo segnale del cambiamento.