Consulta nazionale, un successo i numeri dell' Ansmes sul territorio

Primo Piano
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Videoconferenza della Consulta nazionale, allargata ai presidenti e i delegati regionali, per illustrare lo stato di salute dell’Ansmes - in termini di iscritti e di rappresentative sul territorio -, per condividere le indicazioni sui nuovi temi del progetto 2023 e per fare il punto sulle attività degli organismi periferici.

Il tutto pensando alla riunione del Consiglio nazionale dell’11 marzo e dell’assemblea ordinaria nazionale del 15 aprile.

Dunque la caravella Ansmes naviga col vento in poppa. Lo dimostrano innanzitutto i dati: 1.442 i tesserati dell’anno corso, con un più 12,22 per cento sull’anno precedente. I numeri sono importanti per avere un’idea della piramide che si sta costruendo nel Paese: 1.160 dirigenti, 179 società e 103 tecnici. Le Regioni più virtuose sono Toscana, Lazio, Lombardia, Campania e Sicilia. Tra le province, spicca la leadership di Roma, Firenze, Cremona, Benevento e Bari. Menzione d’onore per i presidenti dei comitati regionali i Sicilia e Sardegna, Salvatore Lombardo e Paolo Poddighe, per i risultati ottenuti. Poi, il benvenuto a Danilo Barmaz e Bianca Steinleitner rima donna a ricoprire questo incarico), rispettivamente punti di riferimento di Valle d’Aosta e Piemonte, al debutto in questo ruolo.

“L’orgoglio legato ai numeri - ha ricordato il numero uno delle Stelle al merito sportivo, Francesco Conforti - deve servire a spronarci per fare ancora di più: non possiamo e non dobbiamo fermarci”.

Conforti ha anche sottolineato l’importanza della comunicazione perché oggi, più che mai, è strategico essere presenti sul territorio, far conoscere le iniziative programmate e realizzate. Spazio, quindi, ai premi e ai riconoscimenti che le strutture periferiche devono organizzare, forti di quell’autonomia decisionale che caratterizza l’associazione. L’accesso al tesseramento online in tempo reale è una novità significativa per presidenti e delegati.

Non poteva mancare un passaggio sul rapporto con l’Istituto di credito sportivo, da coltivare, da incrementare perché le risorse ci sono. Servono le idee, i progetti per intercettare i finanziamenti e sfruttarli al meglio. Insomma, un’opportunità da non perdere.

Infine, un accenno alle modifiche allo Statuto, reso più snello e veloce, che potrebbero andare in vigore nel prossimo quadriennio, se il Coni darà via libera. 

Vivace e interessante il dibattito sul nuovo tema da individuare per il progetto nazionale 2023 che sarà deliberato ufficialmente l’11 marzo.