Nuoto, agli Europei tre fantastiche ragazze. E Simona Quadarella centra un altro triplete

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Ragazze fantastiche che sanno vincere. Benedetta, Margherita e Simona, tre straordinarie campionesse che nuotano per il Circolo Canottieri Aniene, hanno conquistato il successo ai campionati Europei di Budapest con la Quadrella che è riuscita a ripetere il triplette conquistato a Glasgow 2018 con le vittorie nei 400sl, questo pomeriggio, 800 e 1500sl.

Straordinaria medaglia d’oro per Benedetta Pilato nei 50 rara. La sedicenne atleta tarantina dopo il record del mondo di sabato pomeriggio in semifinale con 29”30, oggi ha toccato in 29”35. In gara, Benny ha fatto il vuoto: nessuna è riuscita a rimanerle vicina. Secondo posto per la finale se Ida Hulkko con 30”19 e bronzo alla russa Yuliya Efimova con 30”22.

«Un po’ me lo sentivo. È la mia prima medaglia europea – ha detto Benedetta – Non mi aspettavo di fare meno di ieri. Torno a casa soddisfatta. È la prima volta e qui è ancora più bello. Torno da Budapest con un pizzico di rabbia ma anche con una bellissima esperienza. Le Olimpiadi? Non le ho mai viste, neppure in televisione».

Poco dopo è arrivata la quarta medaglia d’oro per l’Italia con Margherita Panziera nei 200 dorso. Finale senza storia, subito davanti a tutte, 30”23, 1’01”95 (e 13 centesimi di vantaggio sulla Wild), 1’34”22 (e 48 centesimi la seconda, Wild) per toccare in 2’06”08.

Margherita è raggiante: «Sono contenta del tempo, non ne lo aspettavo. Sto lavorando bene, ho gestito al meglio una settimana così dura. L’unica cosa che mi dispiace come ho affrontato la gara rispetto a Riccione. Ma era una finale europea. Come a Glasgow 2018 gli ori stanno aumentando e adesso aspettiamo le staffette».

Simona Quadarella in una settimana di grande qualità e fatica è sempre Miss Mezzofondo. Come a Glasgow 2018, la campionessa allenata da Christian Minotti si è messa al collo la terza medaglia d’oro. Stavolta, dopo 800 e 1500sl, ci sono i 400sl. Gara d’attesa, settima ai 50, quarta ai 100 (59”88), terza ai 150 (1’31”00) e poi davanti a tutte a metà gara (2’02”23). Da quel momento non ha lasciato più il comando (3’04”40 ai 300, 3’35”28 ai 350) e ultima vasca in progressione (30”88) lasciando le altre ben distanti e toccando in 4’04”66. Alle sue spalle ci sono la russa Anna Egorova – bronzo a Glasgow negli 800 – argento in 4’06”05 e l’ungherese Boglarka Kapas – oro continentale a Londra 2016 – terza in 4’06”90.

«Finalmente è finita! Piango, non mi aspettavo questo, e poi ho visto in video mia sorella. È  grazie a lei che sono diventata quella che sono. Avevo un po’ di paura rispetto a Glasgow. Non era un Europeo preparato».