1995/Alberto Tomba conquista la Coppa del Mondo: un azzurro la vince dopo 20 anni

Una storia al giorno
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Alberto Tomba ha vinto la Coppa del Mondo di sci alpino senza sciare. Davanti al televisore, a Milano a casa della sua fidanzata Martina Colombari, ha assistito al suo storico successo il 15 marzo 1995 arrivato matematicamente, esattamente vent’anni dopo l’ultimo trionfo di un italiano, quel Gustav Thöni che aveva trionfato nel 1975 - ma lui la aveva già vinta nel 1971, 1972 e 1974 lasciando quella del 1974 a Pietro Gross: erano i tempi della valanga azzurra - dopo un inseguimento durato almeno da dieci anni. Ha vinto senza sciare, Alberto, ma non se l’è presa. «Certo, sciando avrei gustato di più il momento - ha spiegato - Sarebbe bastato cominciare a Bormio con le mie specialità. Festeggeremo meglio nei prossimi giorni».

L’attimo esatto del successo è arrivato alle 13.32 quando Marc Girardelli ha tagliato il traguardo della finale della discesa libera a Bormio: non aveva vinto, e ciò bastava ad incoronare Alberto Tomba. Girardelli un attimo dopo la resa ha spedito un messaggio all’azzurro. «Io a Tomba stringerò la mano domenica prossima quando il sipario scenderà formalmente sulla Coppa».

Alberto non era in Valtellina, ci sarebbe arrivato in serata, e allora per carpire il suo commento per questa vittoria non rimaneva che il telefono. «Questa Coppa la dedico ai miei tifosi - ha affermato Tomba la Bomba - e a tutti quelli che mi vogliono bene. Ma il mio pensiero va anche allo sfortunato Fogdoe: Thomas, ti aspetto». E poi ha avuto parole anche per Ghedina che ha perso per un soffio prima di entrare nel commento della prova di Girardelli e della sua libera. «Dopo due o tre curve si è capito che questo non è il suo periodo…».

Un attimo dopo, ecco un Tomba più polemico per i regolamenti. «Da tanto tempo la Coppa doveva venire a casa mia - ha detto lo sciatore bolognese - Chi è intelligente sa che ho vinto a Bormio la terza o la quarta: debbono cambiare i regolamenti e calendari, non soltanto per me ma per gli altri che si lamentano. Bisogna abolire le combinate. A volte le gare non mi sembrano fatte per noi atleti ma per gli altri».

Il 15 marzo 1995 Tomba ha concluso la rincorsa alla sua prima Coppa del Mondo che aveva cominciato tanto tempo prima, nel novembre del 1987 con il suo primo poker di vittorie consecutive. Va ricordato che il campione di Castel de’ Britti avrebbe potuto aggiudicarsi altre Coppe se fosse stato gestito meglio dallo staff tecnico italiano e poi rifiutandosi di partecipare ai superG ha perso altre occasioni e nella stagione 1993-1994 aveva mostrato carenze tecniche in gigante mentre nel 1995 è stato imbattibile negli slalom.

Tomba, protagonista dello sci azzurro tra il 1986 e il 1998 e nominato il campione del secolo da Coni insieme a Sara Simeoni, vanta cinquanta vittorie complessive in prove di Coppa del Mondo ma anche otto successi nelle Coppe di specialità oltre a due ori olimpici in slalom gigante (Calgary 1988 e Albertville 1992) e uno in slalom speciale (Calgary 1988) ma anche due ori mondiali in slalom gigante e in slalom speciale ai Mondiali del 1996 in Sierra Nevada.

Carlo Santi

Nella foto, la svizzera Vreni Schneider e Alberto Tomba con la Coppa del Mondo di sci alpino 1995

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