1948/A St. Moritz ripartono le Olimpiadi della neve

Una storia al giorno
//

Le Olimpiadi avevano vissuto l’ultimo sussulto prima del secondo conflitto mondiale nel 1936: a Garmisch-Partenkirchen per l’inverno e poi a Berlino per l’estate. Il Cio aveva già assegnato le successive Olimpiadi del 1940 a due città del Giappone, rispettivamente a Sapporo per la neve e a Tokyo per le discipline estive. Il conflitto Cina-Giappone nel 1938 ha indotto il Cio a spostare i Giochi a Oslo e Helsinki ma in seguito, per le vicende militari, sono stati cancellati, così come i successivi del 1944. Terminata la guerra nell’estate del 1945, è stato deciso di assegnare le Olimpiadi del 1948 a una nazione che aveva vinto il conflitto, la Gran Bretagna con Londra, e a una che era stata neutrale, la Svizzera. In tal modo i Giochi invernali sono tornati dopo vent’anni, stavolta a St. Moritz.

Il 30 gennaio del 1948 sono quindi ripartiti i Giochi olimpici invernali (terminati l’8 febbraio), edizione numero cinque, 28 le nazioni presenti ma non c’erano gli atleti dei Paesi che avevano dato vita alla guerra, Germania e Giappone; 669 i partecipanti (592 uomini e 77 donne), sette le discipline (bob, hockey, pattinaggio, pattinaggio artistico, sci alpino, sci nordico, skeleton), 22 le gare disputate. Era il ritorno dello sport e a St. Mortiz lo scenario è stato quello olimpico, atleti pronti a sfidarsi e ritrovarsi in una competizione magica qual è l’Olimpiade. Nei mesi precedenti non pochi atleti italiani si erano potuti allenare sulle nevi svizzere e anche gareggiare, magari sotto falso nome, ma sempre tutelati.

Durante la cerimonia di apertura l’alfiere azzurro è stato lo sciatore Vittorio Chierroni che nel 1936 era stato diciottesimo nella combinata e poi tre volte al sesto posto ai Mondiali del 1937 (discesa libera e combinata) e 1939 (discesa libera).

L’Italia ha conquistato una medaglia d’oro nello skeleton con Nino Bibbia, disciplina individuale in cui gli atleti scendono lungo una pista ghiacciata su una slitta dotata di pattini, stando sdraiati in posizione prona (a pancia in giù) con la testa in avanti e i piedi indietro. Bibbia è stato il primo campione olimpico ai Giochi invernali dell’Italia e prima di questo successo, sempre a St. Moritz, aveva gareggiato nel bob, ottavo con Edilberto Campadese e poi sesto con Giancarlo Ronchetti, Campadese e Luigi Cavalieri. Bibbia, 24 anni, lombardo della Valtellina ed emigrato in Engadina, in Svizzera, era un commerciante di frutta e verdura ed è scomparso il 30 maggio 2013 proprio a St. Moritz. Frenatore del bob, era passato poi allo slittino, quindi allo skeleton diventando un portento capace di sconfiggere, a più di 100 all’ora, i favoriti svizzeri, americani e inglesi.

Nello sci c’era Zeno Colò oltre a Chierroni. Nella discesa libera, con un pubblico eccezionale ad assistere alla gara, entrambi non hanno terminato la prova, traditi dalla neve fresca, con Zeno che ha addirittura rotto uno sci. Tra le donne, stessa pista ma percorso accorciato, Celina Seghi si è piazzata quarta, stesso piazzamento ottenuto nella combinata.

Carlo Santi

Le puntate precedenti

8 gennaio:1922, I cento anni di Artemio Franchi

9 gennaio: 1900, Luigi Bigiarelli fonda la Lazio

10 gennaio: 1971, L’assurda morte di Ignazio Giunti

11 gennaio: 1935, Amelia Earhart, quando il volo è passione

12 gennaio: 1896, Carlo Airoldi, il primo primatista italiano dell’ora di corsa in pista

13 gennaio: 1910, Nasce la Nazionale italiana di calcio

14 gennaio: 1985, Martina Navrátilová conquista il suo centesimo torneo

15 gennaio: 1892, Nasce la pallacanestro con James Naismith

16 gennaio: 1965, Ron Clarke firma il record del mondo dei 5000 metri

17 gennaio: 1985, A Milano, sotto la neve, crolla il Palasport di San Siro

18 gennaio: 1983, il Cio restituisce ai figli di Jim Thorpe le medaglie olimpiche del 1912

19 gennaio: 1984, Francesco Moser a Città del Messico “frantuma” Merckx

20 gennaio: 1896, a Milano Guido Gatti firma (al coperto) il record dei 10 mila metri

21 gennaio: 2001, Jutta Kleinschmitd prima (e unica) donna a vincere la Parigi-Dakar

22 gennaio: 1973, George Foreman campione dei massimi: Frazier finisce sei volte al tappeto

23 gennaio: 1988, Steffi Graf vince gli Australian Open: è partita la conquista del Grande Slam

24 gennaio: 1976, Sandro Munari, il trionfo del Drago al Rally di Montecarlo

25 gennaio: 1924, a Chamonix la prima volta delle Olimpiadi invernali

26 gennaio: 2020, Addio Kobe Bryant, la leggenda del basket: morto precipitando in elicottero

27 gennaio: 1984/Carl Lewis prodigioso: nel lungo balzo mondiale a 8,79 al coperto

28 gennaio: 1966/I ragazzi di Brema, il tragico viaggio della Nazionale di nuoto

29 gennaio: 2011, Armin Zöggeler vince il sesto titolo mondiale nello slittino