Sei Nazioni, l'Italia vince in Galles con un capolavoro di Capuozzo allo scadere

Primo Piano
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Al Sei Nazioni sul colpo del gong torna a vincere il quindici azzurro e lo fa dopo una striscia di 36 sconfitte di fila. A Cardiff, un’Italia lucida, reattiva, agonisticamente cattiva, pulita in attacco e cinica in difesa, sbanca per la prima volta nella storia il Principality Stadium (21-22 il punteggio per gli azzurri) con un capolavoro di Capuozzo all’ultimo minuto, bravissimo a ribellarsi al cronometro ed allo score dopo un match tenuto ad altissimo livello da tutta la squadra dal primo all’ultimo minuto, inventandosi un exploit capace di schiantare i difensori gallesi prima di liberare all’interno per Padovani, in meta sotto l’acca. Galles sotto shock, Italia in estasi, e alla fine è meraviglioso il gesto di Adams, che raggiunge Capuozzo e gli consegna il premio di Player of the Match dimostrando quel rispetto che rende questo sport ancora qualcosa di unico.

Il Galles non trova la misura del match, grazie ad una difesa italiana avanzante e sempre ordinata: al 38’ brivido azzurro, Ioane alza le frequenze e pianta un’accelerata improvvisa in mezzo al campo, la difesa è presa in controtempo, la cavalcata è fantastica, fallo e mischia per l’Italia sui cinque metri. Sugli sviluppi Garbisi cerca il cross-kick per Ioane, che contesta bene la presa e libera la palla, prima Capuozzo, poi Braley si tuffano per il tocco vincente, ma il TMO toglie i dubbi mandando le squadre al riposo senza variazioni nello score

Nel secondo tempo, Italia subito velenosa. Contrasta i tentativi gallesi con un’aggressività molto pulita sul breakdown. I Dragoni alternano gioco alla mano e al piede, ma gli Azzurri sono chirurgici in difesa, rubano palla, e lanciano Ioane nello spazio: Pettinelli è a sostegno, ma l’ala della Benetton prova ad andare da solo, subendo il placcaggio decisivo ad un centimetro dalla meta. Il Galles cerca di scuotersi, attacca sul doppio fronte, ma la difesa azzurra non si scompone e resiste. 

Al 55’ lo spettacolo è di nuovo azzurro: Capuozzo copre un calcio lungo di Biggar in area di meta, vede Ioane vicino e gliela dà evitando la pressione, la volata è straordinaria sul corridoio strettissimo, Lamaro è come sempre il primo a sostegno, Galles costretto al fallo, Garbisi centra i pali, Italia di nuovo avanti 14 a 15.

Al 68’ Galles innesca l’ondata giusta: Biggar muove palla sulla sinistra, la difesa non tiene coesa la linea e Adams sfida prima Brex e poi Bigi sull’uno-contro-uno, vincendo ed andando a segnare di pura rabbia. Biggar converte, 21 a 15.

Match ancora aperto, i Dragoni spingono restando dentro i 22 ospiti e dopo 9 fasi vanno a marcare: il TMO analizza il tocco, niente meta.

Ultimi 10’: l’attacco di casa è ora incessante, ma la difesa italiana resta ruvidissima. Al 77’ rimessa in attacco Italia, sugli sviluppi Galles che libera col calcio, ma la palla arriva a Capuozzo, che decide di vincere la partita: il folletto azzurro pianta mezza difesa con una serie ubriacanti di cambi di passo, si scava il corridoio sulla destra, accelera, vede con la coda dell’occhio Padovani all’interno, attira l’ultimo difensore e scarica per il compagno che deve solo volare e tuffarsi sotto i pali. Garbisi resiste all’emozione e va sulla piazzola per i due punti della vittoria: la palla è precisa, e le lacrime dell’apertura veneziana diventano quelle di tutti i tifosi italiani.