Antonio Maglio, il padre delle Paralimpiadi, protagonista di una fiction Rai

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Una fiction per una storia straordinaria. La Rai ha scelto di realizzarla per raccontare una storia di sport davvero speciale. È la storia di un uomo, anzi di un medico, che ha cambiato il mondo della disabilità. Parliamo del dottor Antonio Maglio, colui che è il promotore della «sport terapia». Da qualche mese, esattamente dallo scorso novembre, sono cominciate le riprese della fiction e quale sede è stata scelta, non a caso, Ostia. Lì difatti aveva e ha sede il CPO (Centro Paraplegici Ostia) e dove si può affermare che grazie dal dottor Maglio il movimento paralimpico italiano è nato. Il titolo provvisorio di questa fiction è «A muso duro».

Il padre dello sport paralimpico in Italia ma non solo è proprio il dottor Antonio Maglio. Ha lavorato a lungo a Ostia, al Centro Paraplegici Villa Marina, struttura che originariamente era una clinica ostetrica acquistata dall’Inail nel 1957 e riadattandola per il trattamento delle persone con lesioni midollari, ha sempre messo il paziente prima di tutto, si è dedicato al suo lavoro con passione, ha dato un contributo immenso alla causa. C’è un episodio raccontato dalla moglie del dottor Maglio, un episodio che risale al 1953 o 1954 quando il medico, non ancora quarantenne, lavorava a Palestrina e ha visto una scena che lo ha segnato. «Un giorno mio marito ha visitato due ragazzi che vivevano paralizzati in quella casa di cura - ha detto la signora Maria Stella Maglio Calà - Mi ha spiegato che vivevano come dimenticati in un angolo dell’ospedale, abbandonati su delle barelle, senza fare niente. Guardavano il muro in silenzio: la loro vita era ridotta a questo. Mi ha detto: “Dobbiamo fare qualcosa”».

Al CPO di Ostia, che si chiamava Centro Paraplegici dell’Inail Maglio negli anni Cinquanta ha cominciato a curare i reduci della seconda guerra mondiale utilizzando le stesse metodologie adottate a Londra da Ludwig Guttamann che operava nel più grande centro d’Inghilterra. Due nani dopo, Gutmann ha dato vita ai Giochi di Stoke Mandeville. Successivamente, Maglio insieme a Guttmann, ha fatto nascere le Paralimpiadi la cui prima edizione si è svolta a Roma nel 1960. A quella prima edizione, la cui inaugurazione si è svolta nello stadio delle Aquile dell’Acqua Acetosa, hanno partecipato 400 atleti di 21 Paesi. Sei i giorni di gare con un significato toccante e non solo avvincente dal punto di vista sportivo.

Nella fiction a raccontare la vita di Antonio Maglio sarà la moglie, Maria Stella, che ha avuto testimonianza diretta e tuttora continua a mantenere viva la missione del marito che è scomparso il 7 gennaio del 1988. Trent’anni dopo, nel 2018, la vedova ha ricevuto il Collare d’Oro paralimpico alla memoria per quanto fatto dal marito per il movimento.