Il Dantedì e Firenze, in autunno "A spasso con Dante"

Primo Piano
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Il 25 marzo è la data che gli storici riconoscono come l'inizio del viaggio nell'aldilà descritto letterariamente nella “Divina Commedia” di Dante Alighieri. Quest’anno il Dantedì ha una valenza simbolica ancora maggiore, perché cade in occasione del settimo centenario della morte del padre della lingua italiana. Molti gli omaggi in programma in tutto il Paese, con approfondimenti, letture, manifestazioni di vario genere: una celebrazione a cui avrebbe partecipato anche l’Uisp Firenze con una camminata. L’iniziativa è rimandata ad ottobre a causa delle restrizioni anticovid, ma la redazione di Rai Sport ha realizzato comunque un approfondimento sul legame tra Dante e lo sport, interpellando proprio Marco Ceccantini, presidente Uisp Firenze.

«Dante ha partecipato come cavaliere ad alcune campagne militari che Firenze stava conducendo contro i suoi nemici, Arezzo e Siena - racconta Ceccantini, nel servizio di Rai Sport - Ha preso parte anche alla battaglia di Campaldino. Quindi le attività sportive erano un modo per tenersi in forma e lui si allenava correndo».

A testimonianza del binomio esistente Dante e sport ci sono le mezze maratone organizzate ogni anno in marzo, nelle città dove visse il sommo poeta. In questo 2021 la pandemia purtroppo causa rinvii. «Noi abbiamo programmato la nostra iniziativa per sabato 30 ottobre, il giorno che precede la 37esima edizione dell’Half Marathon Firenze. Si chiama “A spasso con Dante” e in questa occasione celebreremo i 700 anni dalla sua morte».

In effetti nelle opere dantesche si trovano riferimenti a varie attività sportive: il Palio del drappo verde, una corsa che aveva sicuramente visto negli anni di esilio nella città scaligera e che cita nel quindicesimo canto dell'Inferno. Ma in tutte le tre cantiche sono numerosi i riferimenti riconducibili a sport come equitazione, scherma, lotta, tiro con l'arco, a riprova che Dante conosceva e praticava attività sportive.

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